Salve sono una studentessa con un po’ di problemi.
La mia è una laurea triennale, e nonostante io abbia un’ottima media e il mio tirocinio abbia fruttato anche una bella lettera di referenze, mi ritrovo ancora al settimo anno di università, e già non va molto bene.
La mia crisi è cominciata da più di un anno, quando mio padre, che non gode di buona salute, subdolamente e ingiustamente, è stato trasferito dal posto di lavoro che occupava ad un altro e in conseguenza di ciò abbiamo perso anche la casa in cui abitavamo (tutto nel giro di 10 giorni).
Da quel momento io vivo in uno stato di inquietudine e di tristezza…. sono aumentate le mie paure, tanto che quasi non mi riconosco più, e anche fisicamente non sto molto bene.
È come se avessi subito un trauma e non sono più riuscita a fare un esame. Mi preparavo, ma arrivata davanti l’aula del professore non mi presentavo. Ora non riesco più a studiare e i rimorsi, che mi assalgono appena mi metto a letto, sono raddoppiati perché ho perso completamente la voglia di studiare. Penso ai miei genitori e al fatto che hanno creduto in me e che hanno sacrificato tanto per me, penso che sarò motivo di vergogna per loro e di delusione.
Io ne ho parlato con loro di questo problema, e mi hanno rassicurato sul fatto che sono libera di fare come meglio credo perché vedono come sto e come mi sono ridotta. Ma io continuo a star male come se non ci fosse una soluzione.
Io sono inoltre anche molto orgogliosa e chiedere aiuto per me, in questo caso, è
come se avessi fallito, ma non so più cosa fare e ora ho bisogno di aiuto, di una parola che possa aiutarmi a risollevarsi un po’.
Grazie mille.
Sono una studentessa universitaria e da oltre un anno non riesco più a studiare e a dare esami. Mi sento bloccata e vivo in uno stato di inquietudine e tristezza… non so più cosa fare e ho bisogno di aiuto! Lo Psicologo Risponde.
Nella vita può capitare di avere delle battute di arresto e di attraversare delle fasi critiche, soprattutto a seguito di eventi che in qualche modo sono stati traumatici.
Probabilmente è entrata ormai in un vortice nel quale il principale ostacolo sono proprio le sue convinzioni: sente di non farcela e questo non credere in se stessa va a creare le condizioni per non provarci nemmeno.
Il mio consiglio è di non pensare più a quanto accaduto finora e al tempo perso. Lasci andare quel che non ha funzionato fino a questo momento, riparta da ora. Deve ricominciare ad associare emozioni positive allo studio, dunque riavvicinarsi piano piano, soprattutto ora che ha perso completamente la voglia di studiare.
Magari dandosi dei piccoli obiettivi quotidiani, senza pressione e ansia di fare. Se mentre lo fa avverte comunque fastidio e voglia di mollare, provi comunque a fare quel minimo indispensabile che si è prefissata (provando a non cedere al fastidio che prova).
Naturalmente, se di base sente di non voler più proseguire gli studi non deve neanche sentirsi costretta a farlo (visto che gode anche del sostegno dei suoi genitori), ma è bene provare a lavorare su questi aspetti e sui suoi blocchi psicologici per fare chiarezza, e il modo migliore è quello di rivolgersi ad un professionista che possa sostenerla in questa fase complessa.