24 Marzo, 2025

Mio figlio prende sempre le note

problemi di erezione

Salve,
sono madre di un bambino di 8 anni che ha iniziato da poco il terzo anno di elementari.

Per i primi anni di scuola, la situazione è stata piuttosto complicata; mio figlio, pur essendo un bambino che riesce bene nei compiti e nelle verifiche in classe, tornava praticamente ogni giorno a casa con una nota a causa della sua facile distraibilità e la tendenza a disturbare gli altri compagni. Premesso che si tratta di un bambino che non ha un atteggiamento particolarmente oppositivo nei confronti delle insegnanti, non riesco a capire (e neppure le maestre se lo sanno spiegare) com’è possibile che non riesca a fare a meno di prendere queste note dovute al suo rifiuto di scrivere e la sua tendenza a disturbare gli altri compagni.

Io e mio marito abbiamo provato con le punizioni (non andare a delle feste, non guardare la tv), a sgridarlo, a ignorare la cosa, ma ogni volta il risultato non cambia: il giorno dopo la nota è di nuovo sul diario. Sembra dunque che la nota lui la viva con molta serenità, e anche le nostre reazioni non hanno alcun effetto su di lui. Certo, lui si arrabbia o diventa triste quando riceve la punizione, ma poi la volta successiva torna a casa comunque con una nota.

Le insegnanti ci dicono di farlo valutare da psicologi, in quanto potrebbe avere un disturbo dell’attenzione, e penso che forse sia il caso di decidersi a farlo… ma aldilà di questo io mi chiedo come, in vista del nuovo anno che sta per cominciare, possiamo noi come genitori gestire questo problema delle note e quale strategia può essere più indicata.
Grazie,
V.

Cosa fare se mio figlio prende sempre le note perché non è attento e disturba gli altri compagni? Lo Psicologo Risponde

Gentile V.,
certamente la situazione di tuo figlio, se si ritiene opportuno, può essere approfondita attraverso la valutazione di un esperto che consenta di mettere in luce se sono presenti effettivamente delle difficoltà nella sfera attentiva o altro, il che consente di avere un quadro più chiaro di quello che può essere un disagio che il bambino può trovarsi a vivere e che è necessario comprendere. In ogni caso, per ciò che riguarda la gestione delle note da parte di voi genitori, una cosa importante da dire è che dare note continuativamente fa perdere completamente il suo valore. Ricevere una nota ogni giorno, per quanto meritata dunque, può annullare l’effetto stesso che si desidera ottenere (scoraggiare il bambino a mettere in atto quel comportamento) a causa di una sorta di “assuefazione” che il bambino avverte.

Dare inoltre una punizione a seguito di una nota, è spesso inutile: la nota stessa, di per se, dovrebbe essere “la punizione”, e non la conseguenza che la nota comporta (non guardare la tv, ad esempio). In quel caso il bambino non solo riceve una doppia punizione, ma non comprende affatto che il prendere la nota è qualcosa di negativo e non perché prendendo la nota non vedrà la tv.

Ciò che voi genitori potete fare, invece, è aiutare il bambino a concentrarsi su quello che quel momento ha rappresentato per lui. Come si è sentito nel prendere la nota? E la maestra com’era? Arrabbiata? Cosa stava succedendo?
Aiutare il bimbo a focalizzarsi sulla situazione e su quello che ha significato per lui assume dunque un ruolo importante e molto utile alla presa di coscienza più di qualsiasi punizione e rimprovero dato.

Sarebbe auspicabile, sia da parte delle insegnanti sia di voi genitori, parlare più con il bambino, sintonizzarsi su quello che lui sta vivendo, senza la fretta di ricorrere a punizioni, note, rimproveri che spesso, come puoi dimostrare tu stessa con la tua esperienza, risultano totalmente vani.

Lo Psicologo Risponde

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