24 Marzo, 2025

Mi sento solo e mi sto deprimendo.

problemi di erezione

Salve,
sono un ragazzo di 26 anni e mi sento solo: passo molto tempo in casa, precisamente tra le mura della mia stanza.

In teoria sto finendo l’università, ma in realtà studio molto poco e la maggior parte delle ore le trascorro a giocare al pc o su facebook, tante cose che mi portano via un sacco di tempo. Mi fa arrabbiare il fatto che su facebook ho apparentemente tanti contatti, tanti amici, ma mi sento solo, so che sto buttando i migliori anni della mia vita ma non so come fare per cambiare le cose.

Avevo una ragazza, siamo stati insieme per 3 anni. Prima di conoscerla frequentavo i miei vecchi amici d’infanzia, poi stando con lei mi sono sempre più distaccato (lei non si trovava molto bene con loro e nel tempo anche io mi sono reso conto che non erano le persone che credevo… molto falsi e superficiali).

Poi con lei è finita (ormai due anni fa) e mi sono ritrovato da solo. Ho provato ad uscire con qualche compagno di università, ma il mio problema è che non riesco molto a socializzare, sono piuttosto timido, e con le ragazze va ancora peggio… anche se obiettivamente non sono brutto (anzi, mi dicono che sono carino) io mi sento sempre insicuro, poco attraente, impacciato, e piano piano le ragazze si allontanano. Così ora mi ritrovo qui, sempre chiuso in casa a fingere di studiare, quando vorrei fare tante cose… ridere e scherzare con qualcuno, andare alle feste, divertirmi, parlare con un amico, innamorarmi, fare anche delle cazzate! Ma mi sembra che sia sempre più difficile, perché più passa il tempo più mi sembra inutile uscire, perché non ho nessuno, e mi deprimo sentendomi condannato alla solitudine…

Vi prego, aiutatemi a capire cosa devo fare… e se mi serve uno psicologo!
Grazie
M.

Mi sento solo e triste. Passo tanto tempo su internet o a giocare al pc, ma avverto il forte bisogno di avere degli amici. Sono condannato alla solitudine? Come posso cambiare le cose? Lo Psicologo Risponde.

 

 

Caro M.,
quella che racconta non è una condizione così rara tra i giovani, che possono facilmente cadere in questo vortice di alienazione in cui gli unici input che ricevono passano attraverso uno schermo, ma che sentono insoddisfatti i loro bisogni di vicinanza affettiva e di scambio relazionale.

Lei infatti scrivendo “mi sento solo” manifesta tutto il suo malessere di fronte ad una situazione che non le piace così come è, a differenza di altre persone che stanno molto tempo da sole ma non lo vedono come un limite. Per lei rappresenta un problema e bisognerebbe capire anche quali vissuti sono legati a questo essere solo… cosa significa per lei? Questo senso di solitudine che avverte, poi, è un senso di isolamento costante o lo avverte solo in determinati momenti o situazioni?

Un elemento importante da considerare è che spesso la condizione di solitudine in cui ci troviamo dipende perlopiù da noi: siamo noi che in base a come ci sentiamo e alle nostre difficoltà ci allontaniamo dagli altri, evitiamo di socializzare, ecc… ne è la dimostrazione quello che le capita con le ragazze: nonostante riconosca di non essere brutto, loro si allontanano. Questo perché lei non si sente adeguato e di conseguenza è il suo atteggiamento di paura che va a provocare proprio quello che più teme.

Lei pensa che sia inutile uscire, ma che tipo di utilità (ai fini di evitare la solitudine) può esserci nel non uscire affatto? Ci sono tante occasioni che potrebbe sfruttare per conoscere persone e anche se inizialmente sarà difficile (e si sentirà inadeguato) soltanto provando e provando ancora riuscirà a disinnescare il meccanismo.

Se lei non sa nuotare come può imparare a farlo? Allontanandosi dalla piscina o iniziando piano piano a prendere confidenza con l’acqua? Lo stesso discorso vale per le sue difficoltà sociali, soltanto facendo “pratica” potrà riuscire a vincere le sue paure.
Nessuno, libero di scegliere, è davvero condannato alla solitudine. A meno che non sia lui stesso a farlo.

Rispetto al capire se le serve o meno uno psicologo, questo dipende (ancora) da lei: se sente di aver bisogno di un supporto per lavorare sulla sua autostima e le sue difficoltà, e il malessere che prova risulta troppo difficile da gestire, rivolgersi ad uno professionista con cui poter iniziare un percorso psicologico può indubbiamente essere di grande aiuto.

Attraverso il nostro servizio di consulenza psicologica online a tariffe agevolate abbiamo già aiutato tanti ragazzi come lei a combattere la solitudine e non c’è alcun motivo per cui non possa riuscirci anche lei.

Un caro saluto.

Lo Psicologo Risponde

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