Ho 25 anni e da due anni sto con un ragazzo di 28. Sono molto innamorata di lui e anche lui dice di essere innamorato ma io non mi sento affatto sicura. Per me lui non mi considera: mi chiama poco, fosse per lui non ci sentiremmo mai, sono sempre io a chiamarlo quando non possiamo vederci, anche tutti i giorni. Inoltre sono io quella che cerca sempre di vederlo quando possibile, ritagliandomi uno spazio anche dopo il lavoro fosse solo per fargli un saluto.
A volte litighiamo, perché lo rimprovero di questo suo scarso desiderio di vederci e sentirci spesso, e a volte preferisce trascorrere la serata in compagnia dei suoi amici piuttosto che vederci (di solito il sabato sera lo passiamo insieme, ma nelle altre serate se gli capita di organizzare qualcosa con gli amici, se ne guarda bene dal dare la preferenza a me). Insomma io non so cosa fare… sembra anche lui innamorato, mi rassicura su questo, gliene ho parlato e lui mi dice che ha bisogno solo dei suoi spazi e che non sente l’esigenza di sentirci tanto spesso… ma io mi chiedo, è possibile che sia semplicemente poco interesse nei miei riguardi o sono io che esagero?
Grazie
E.
Cosa fare quanto il tuo fidanzato non ti considera? Ecco il parere dello Psicologo.
Cara E.,
un dato importante che devi considerare è questo: quando tu gliene parli, lui ti riferisce che ha solo bisogno dei suoi spazi e che non sente l’esigenza di sentirti spesso. Nonostante ciò, ti dice di essere innamorato.
Devi comprendere che è possibile vivere la relazione con modalità diverse e che il suo modo possa essere semplicemente quello di farlo godendo comunque dei propri spazi e coltivando altre relazioni (come quelle amicali). Se tu ignori questo suo bisogno e ti ostini a ricercare in lui gli stessi atteggiamenti che metti in atto tu (andarlo a trovare appena possibile, chiamarlo spesso) non otterrai altro che un suo maggiore bisogno di spazi e percepirai un aumento della distanza.
Piuttosto che pensare “il mio ragazzo non mi considera” sarebbe meglio dirsi “io non mi sento considerata dal mio ragazzo” perché l’unica cosa che possiamo conoscere e sapere è come ci sentiamo noi.
Concentrati su quello che spinge te a ricercare assiduamente la sua presenza e vicinanza, che non necessariamente è indicativo di un “sentimento più forte” ma può essere indice, appunto, della tua personalità, delle tue insicurezze, del tuo modo di funzionare. Perché non aspetti che sia lui a chiamarti? Pensi che non lo farà? Non gli dai neanche modo di sentire il bisogno di cercarti e di chiamarti, essendo sempre disponibile e pronta a ricercarlo tu.
Sicuramente se riuscissi a comprendere che le tue insicurezze non fanno che acuire la tua pressione che lo porta a maggiore distanza, e ti ritagliassi anche i tuoi, di spazi, certamente la relazione potrebbe essere più soddisfacente e meno frustrante per te soprattutto, e probabilmente anche lui si sentirebbe meno pressato e più aperto nei tuoi riguardi.
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Lo Psicologo Risponde
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