Salve ho 27 anni sono fidanzata da circa sette mesi con un ragazzo che mi ha fatta rinascere, prima di lui ero stata fidanzata 5 anni con un ragazzo che non mi apprezzava in niente e con cui stavo solo per amore ma a livello fisico non riuscivo ad aprirmi.
A distanza di ben 4 anni conosco questo ragazzo e con lui sono riuscita a trovare stabilità tra cuore e corpo, riuscendo a provare il mio primo orgasmo. Purtroppo durante un rapporto sessuale, non so perché e mi sto torturando per capirlo, l’ho chiamato col nome del mio ex. Il rapporto sessuale si è interrotto e da quel giorno non sono riuscita a spiegargli che quel nome non aveva importanza, che ero con lui in quel momento.
Ora mi sento disperata, non ha senso aver detto il nome del mio ex in un momento così intimo ed intenso, con il mio ex i rapporti erano meccanici e non avevo mai provato nulla, perché gridare un nome sbagliato? Sono sicura di amare il mio ragazzo e di non provare nulla per il mio ex, meno di un mese fa ne ho bruciato lettere e foto. Non so cosa fare mi sento persa, a tratti mi odio ed a tratti mi sento solo vuota.
Durante un rapporto sessuale con il mio attuale fidanzato l’ho chiamato col nome dell’ex: come ho potuto commettere un simile errore? Lo Psicologo Risponde
Cara M.,
le ragioni per cui lo ha chiamato col nome dell’ex possono essere diverse e chiaramente averlo fatto non significa automaticamente che ama ancora lui. Ciò che non deve fare è colpevolizzarsi eccessivamente per questo errore che, per quanto abbia ferito il suo fidanzato, può essere sicuramente recuperato.
Ha detto che non è riuscita a spiegare al suo fidanzato che quel nome non aveva importanza: invece lo faccia, cerchi di rassicurarlo, non solo con le parole ma anche e soprattutto con i fatti. Vedrà che, anche se inizialmente è normale sia ferito, riuscirà a comprendere e sentire il suo amore e il suo coinvolgimento e a superare quanto accaduto.
Una domanda volevo farle: il suo malessere M. da cosa è generato, soltanto dall’aver rovinato qualcosa con il suo attuale fidanzato o anche dal non riuscire a comprendere il perché di quel nome? Lei che spiegazione si dà in merito a questo fatto?
Un caro saluto
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Lo Psicologo Risponde
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